I DOLORI DEL CORPO E DELLO SPIRITO: I DISTURBI PSICOSOMATICI

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Diego Fayenz

Psichiatra e Psicoterapeuta

I DOLORI DEL CORPO E DELLO SPIRITO: I DISTURBI PSICOSOMATICI

Per le problematiche psicologiche ed anche psichiatriche, vi sono oggi due tipi di approccio : farmacologico e psicoterapeutico.
Solo in un certo numero di casi il farmaco è indispensabile. Il supporto psicologico è invece sempre utile, anche se, in alcune situazioni (per fortuna poco numerose), di sbagliata valutazione della persona che abbiamo di fronte, può diventare inutile e talvolta anche dannoso per il pericolo reale di scatenare una grave patologia psichiatrica non diagnosticata.

Le psicoterapie sono oggi numerose e, se fatte con serietà professionale ed adeguate conoscenze teoriche,  possono essere tutte di aiuto,  talvolta anche di grande aiuto. Nessuna però è depositaria della verità. Se così fosse useremmo tutti la stessa tecnica!
Purtroppo però ci sono tanti interventi superficiali che tendono (guadagnando!) ad accontentare tutte quelle persone ( talvolta possono essere anche la maggioranza!) che vogliono “tutto e subito” facendo riferimenti generici a forme di psicoterapie conosciute ed usate internazionalmente: Psicanalisi, Terapie comportamentali, Psicosintesi, Mindfulness ecc.

La mia valutazione personale dei disturbi psicosomatici è una visione a grandi linee esistenziale che non sottovaluta mai la, per me, sempre presente componente psicodinamica, ma che considera anche il bisogno, oggi sempre più frequente di un’introspezione di tipo spirituale.
In questo senso sono più vicino a C.G.Jung  che non a caso ha detto “La verità si raggiunge con l’intuizione, non con la ragione” ed a R. Assagioli che con la sua psicosintesi intravede anche una ricerca spirituale nel suo percorso terapeutico.

I disturbi psicosomatici sono per me, semplificando, espressione di un conflitto razionale inconscio che crea nella persona un’autolimitazione della giusta visione di sé come persona complessa ma completa. In tal senso se ci “obblighiamo” a concentrarci sul nostro corpo avremo disturbi fisici come mal di testa, disturbi intestinali, cardiaci, stanchezza, senso di “formicolio” a braccia e gambe ecc.  Se ci concentriamo sulle emozioni creeremo stati ansiosi  e se ci concentriamo sul pensiero si manifesteranno fobie ed ossessioni. Una percentuale piccola ma non piccolissima di  persone può manifestare questi sintomi non per i motivi sopracitati ma perché non riesce ad esprimere con se stessa, in un ambiente socio familiare spesso ostile se non “derisorio”, la necessità di una ricerca spirituale come spiegazione esistenziale.

E’ ovvio che questa è una semplificazione per un inquadramento generico del problema e che un medico serio deve aver anche escluso prima per ogni sintomo una possibile causa organica.
Un intervento psicoterapeutico adeguato richiede tempi medio/lunghi perché , per me, deve essere prima inquadrato il meccanismo psicodinamico di conflitto individuale e poi bisogna passare dalla teoria alla pratica, bisogna cioè imparare a vivere bene (o almeno il meglio possibile!).

Malessere è esistere male, vivere male. Benessere è esistere bene, vivere bene accettando le difficoltà della vita senza ingigantirle con i nostri conflitti interiori.